Si parla di Prio

Fortunatamente Prio sta continuando a suscitare curiosità e domande, a cui ho risposto in alcune interviste che potete trovare sulla pagina press.

L’ultima è di oggi su End of a Century  e arriva una prima occasione per parlare anche del video:

Il video di “Prio” è un gioco di specchi, tra colori e danza. Come nasce l’idea del video? Da cosa è ispirato?

Con la videomaker Chiara Missaggia abbiamo cercato di restituire quel momento di scoperta che alcune relazioni, nel senso più ampio, suscitano. Spesso ci fanno guardare allo specchio, e ci fanno scoprire parti di noi che stavano solo aspettando di danzare. Joana Lopes ha saputo interpretare perfettamente il prio, quella parte di noi che vince la gravità e ci fa saltare. Naturalmente bisogna prendersi il rischio di cambiare perché, come vuole suggerire il finale, sono esperienze che lasciano il segno.

 

Intervista con Elisa Russo

Grazie a Elisa Russo, che riesce sempre a tirarmi fuori quello che ancora non avevo formulato chiaramente.

Mi dissocio solo dal cappello dell’articolo (che non è di Elisa, ovviamente): l’unica canzone che mi ha ispirato Giulio, come spiego nell’intervista, è dedicata a tutti i Giulio che in questo momento stanno scomparendo, come Shady Abash, o che sono in pericolo, come Patrick Zaky.

Nell’intervista si parla del processo creativo in generale ma anche degli incontri che lo ispirano, ad esempio quelli con Piero Ramella , Laura Samani e la sua La Santa che DormeVirgilio GiottiToni Bruna, Giovanni Settimo dei Wooden LegsWithGiulio e la Verità per Giulio Regeni, Giuseppe Vergara , MOLD Records , YEAH , Gig ClubPlay it Safe , Conservatorio Di Vicenza  e ESMAE – Escola Superior de Música e Artes do Espetáculo