Cambio di sede per il concerto di cantar poesia

La sede del concerto di venerdì 18 agosto è stata cambiata: avremo l’onore di suonare nell’Auditorium del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, a Duino (via Trieste 29). Cantar Poesia è un progetto dedicato all’arte di associare melodie a versi (e viceversa), con una particolare attenzione al repertorio rinascimentale portoghese e italiano. Venerdì 18 alle ore 20 sarà il debutto della sua versione voci/arpa/adufe, con la bravissima cantante e arpista triestina Teodora Tommasi. Grazie al Comune di Duino Aurisina – Občina Devin Nabrežina e Stefano Sacher per l’invito!

Concerti a Trieste

Dopo un mese dedicato alla polifonia iberica a spasso per il Portogallo, torno a Trieste con tanta energia e due concerti in programma. Il 6 agosto alle 20.00 (per davvero) porterò le mie canzoni e qualche brano portoghese a Villa Cosulich, per la rassegna Fuori Centro organizzata da Hangar Teatri. Il 18 agosto invece il repertorio sarà rinascimentale, con il progetto Cantar poesia, in una versione duo con l’arpista e cantante Teodora Tommasi. Il concerto si terrà alle 18 presso l’agriturismo Juna (Aurisina, 95/c, luogo da confermarsi) nel contesto di DNA Festival Internazionale delle Arti. Spero di vedervi!

Uma leve saudade

È uscita “Uma leve saudade”, con la musica composta dal cantautore Adriano Doronzo alla quale ho dato voce, parole e arrangiamento. La melodia ha “chiamato” la sonorità della lingua portoghese, con la quale convivo ormai dal 2019, mentre l’armonia mi ha invitato a cercare un colore acustico, interpretato meravigliosamente da José Carvalho (oboe barocco) e António Gil Cucu (violoncello barocco). Il 31 maggio Adriano presenta il disco “Settecanzoni” e la sua raccolta di poesia “Diario di Canoa Quebrada” alle 18,45 presso la Casa della Musica di Trieste... chi vuol esser lieto, vada! Intanto qui sotto i link per ascoltare il mio piccolo contributo!

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The Sleeping Saint soundtrack

Esce oggi l’ep con la mia colonna sonora per il cortometraggio “The Sleeping Saint” di Laura Samani (BNC Music). Un’esperienza speciale, in cui ho tentato di immaginare anche attraverso gli occhi di un’altra persona, Laura, e che mi ha portato a tre composizioni esclusivamente vocali. 

L’ispirazione del primo e del secondo brano viene dalla musica liturgica come da quella folk, con il fondamentale apporto di Marina Cernetig per il testo sloveno. L’ultimo pezzo è invece un’esplorazione “a stile libero” delle sonorità con cui ero entrata in contatto in quel periodo, galeotto fu il pedale delay fornito al momento giusto dal deus ex machina Carlo Purpura (che ha poi realizzato un mixaggio spettacolare). 

Non dura molto ma spero che, con delle buone cuffie, la musica riesca a evocare le atmosfere trasognanti di questo corto che nel 2016 ha raggiunto Cannes e molti altri festival.

Buon ascolto!

Pois tudo tão pouco dura

“Infatti, tutto dura così poco” è la traduzione del titolo di un villancico portoghese che abbiamo registrato in presa diretta con il progetto “cantar poesia”. Ho voluto “intavolare” per vihuela (ossia fare una trascrizione utilizzando la tablatura) le tre voci presenti nel Cancioneiro Musical de Paris (XVI secolo) e aggiungere una strofa al testo basandomi sulla versione più ampia del Canzoniere di Ferrara (1554). Vi auguro quindi di godervi ogni bel momento dell’ormai venturo 2023 e, come dicevano gli antichi, vivi e sii felice!

cantar poesia

Nasce il progetto cantar poesia, un ensemble dedicato alla diffusa arte di cantare poesie, con una particolare attenzione alle corti rinascimentali italiane e portoghesi. In questa nuova avventura posso contare su Pedro Martins alla vihuela e al liuto e su Xurxo Varela alla viola da gamba. L’intento è offrire uno sguardo sulla grande varietà stilistica di tale repertorio, sottolineando allo stesso tempo l’estetica comune che li unisce.

Facebook https://www.facebook.com/cantarpoesia/

Instagram https://www.instagram.com/cantar.poesia/

Live @esmae503

Oggi è uscita la sessione dal vivo che abbiamo registrato per Esmae503, uno spazio dedicato alla musica originale in seno al conservatorio di Porto. Per questa occasione ho arrangiato i brani per viola da gamba e oboe barocco, strumenti suonati rispettivamente da Xurxo Varela e José Carvaho. Stavo pensando a come introdurre questa pubblicazione, quando i giornali italiani (purtroppo) mi hanno suggerito la risposta.

Normalmente l’inglese non è una lingua in cui scrivo, ma in questo concerto ho fatto un’eccezione. Da quando sono arrivata in Portogallo, la necessità di tradurre la mia canzone dedicata a tutti i Giulio e Giulia Regeni si è fatta più forte, ed è stata registrata per la prima volta in questa occasione con il titolo “Yellow as Courage” proprio perché desideravo raccontare una storia che non riguarda solo gli italiani.

La foto apparsa oggi con Meloni al fianco di Al-Sisi, intenti a esibire dei sorrisi complici, inaugura un periodo se possibile ancora più buio per la #veritapergiulioregeni , e mette a rischio la sicurezza di #PatrickZaki e di tutti gli egiziani che sperano in un futuro nel rispetto dei diritti umani. Abbiamo bisogno più che mai della “scorta mediatica” per tenere sotto l’attenzione di tutti questa lotta, abbiamo bisogno di far sentire il nostro dissenso alla partecipazione dell’Italia al #COP27 .

Ringrazio per avermi permesso di raccontare questa tremenda storia fuori dai confini italiani l’ideatore dell’Esmae503 Bruno Pereira, l’incredibile “equipa” dell’ESMAD I Escola Superior de Media Artes e Design diretta da Mafalda Mendes, e Tomás Quintais e Catarina Santos per il determinante aiuto nella post-produzione.

Dalla maratona musicale ToBe Continued – Stop TB Day

“You have a plants love song ready to write!”. Questo è stato il commento di Becca Stevens a conclusione di una lezione di songwriting durante il lockdown, e ci aveva visto giusto. Il confinamento l’avevo passato in una casa portoghese con una splendida terrazza-giardino, curato amorevolmente dal padrone di casa, Pedro. In quel periodo, mi svegliavo relativamente presto, o quanto meno quando gli altri coinquilini stavano ancora in camera. L’aria era fresca e l’atmosfera del giardino vibrante. Ho fatto moltissime foto, con gli ultimi rullini che mi rimanevano, di fiori, gocce, frutti. In questa contemplazione, pian pianino, si è fatta strada una relazione molto intima tra me e il giardino, un dialogo che mi rincuorava con un linguaggio che non avevo mai sentito. Forse per questo il testo non è nato nella mia lingua, bensì in portoghese. Ho presentato questa canzone d’amore sui generis in occasione della maratona ToBe Continued – Stop TB Day music marathon organizzata dalla Stazione di Topolò, dal Portogallo. Ringrazio di cuore Xurxo Varela, che ha suonato la viola da gamba, e João Mogas, che ha curato audio e video, per aver reso questa condivisione possibile.

Buona visione!

“Menta” nella versione del duo Lucernari

Da qualche anno collaboro con Lil Alice, per un progetto in duo che abbiamo chiamato Lucernari: uno spazio dove esplorare le reciproche composizioni e sonorità, con la possibilità di ribaltare tutte le scelte precedentemente fatte. La versione di Menta che abbiamo appena pubblicato ne è un esempio. Il testo, che ho scritto in triestino, è sostenuto dalla pulsazione incalzante dell’adufe, percussione che ho conosciuto in Portogallo. Un arrangiamento essenziale, dove l’intreccio vocale con il timbro ambrato di Lil Alice dà alla melodia un sapore nuovo e antico allo stesso tempo.

L’adufe ha una tradizione lunga secoli, lo si trova in manoscritti iberici davvero antichi. Per il video abbiamo giocato con questa storia che viene da lontano, confondendoci tra gli affreschi rinascimentali di Villa Pisani. Si ringrazia Euganea Film Festival, e in particolare Silvia Tiso, per averci aperto le porte di questo tesoro veneto, e Be Ancient Be Cool per la collaborazione.

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Registrazione e mix: Produzioni Fantasma
Riprese: Studio Fotografico Luca Zanon
Montaggio: Damiano Tommasi

Concerto a solo

Il 3 maggio proporrò il mio repertorio originale a solo in occasione dei Martediscola, alle 21 presso il Circolo Arci “piano b” (Trieste, via del Bosco 17/b). Con me, oltre alla chitarra, l’ukulele che ho “nascosto” in valigia in questi continui andirivieni lusitani e l’adufe. Questa percussione a cornice quadrata è stata una delle grandi rivelazioni della mia permanenza portoghese, e sono felice di poterla condividerla in questo speciale cantuccio della mia città.

Evento FB https://fb.me/e/1PNb4dGEx