Ricette per il mal di tempo – in studio

Link: https://linktr.ee/irenebrigittemusic

Ci sono molte persone che risentono delle variazioni del tempo. Esistono ancora più ricette per stemperare questi sbalzi di umore. La leggerezza pare essere l’ingrediente fondamentale, ci si inventa di tutto pur di averne almeno un pizzico.  

Ricette per il mal di tempo è insomma un omaggio alla creatività dei meteoropatici, per i quali non funzionano prescrizioni mediche ma solo le cure “ad occhio” che l’immaginazione prepara. 

Dopo la versione dal vivo uscito qualche mese fa, ho deciso di portare la canzone in studio. Per questo arrangiamento ho voluto invitare José Carvalho (oboe barocco) e Xurxo Varela (viola da gamba) a portare una sonorità più tipica della musica antica, repertorio che frequento da diversi anni. Il brano è stato registrato a Porto, città dal meteo estremamente instabile, da João Figueiredo (Senhor Engenheiro Recordings) mentre l’artwork è dell’illustratrice Catarina Santos. Un’istantanea che in qualche modo racconta anche il periodo passato in Portogallo, dove Irene ha avuto modo di collaborare con artisti di grande generosità.  

Ricette per il mal di tempo

La leggerezza è un ingrediente raro, essenziale nelle 𝚛𝚒𝚌𝚎𝚝𝚝𝚎 𝚙𝚎𝚛 𝚒𝚕 𝚖𝚊𝚕 𝚍𝚒 𝚝𝚎𝚖𝚙𝚘.

Ognuno ha i propri stratagemmi per trovarla, che sia una boccata d’aria fresca, una risata in compagnia o un vestito che ci dà allegria. Il Café Candelabro è un luogo che mi ha sempre aiutato a trovarla. Sarà per la qualità della musica che lì si sente, sarà per le tracce della libreria che l’ha preceduto (e di quella che oggi gli sta a lato, Térmita), sarà per le persone che lo animano… sta di fatto che l’atmosfera che si respira è singolare. Ho trovato un piccolo rifugio e forse è per questo che ho scelto questo “cantinho” di Porto per registrare la mia ricetta personale, che in una città dal tempo così variabile è diventata necessaria.

Ringrazio di cuore José Carvalho per il gusto con cui ha suonato l’oboe barocco, Gianni Puzzo di Anthares Multimeios per essere riuscito a catturare con la sua camera a nastro quella luce così speciale, Chiara Missaggia per aver dato al video la sensibilità musicale che caratterizza tutti i suoi montaggi, André Júlio Turquesa per aver contribuito all’edizione dell’audio e Hugo Brito per averci aperto le porte di questo piccolo gioello portuense.

Si parla di Prio

Fortunatamente Prio sta continuando a suscitare curiosità e domande, a cui ho risposto in alcune interviste che potete trovare sulla pagina press.

L’ultima è di oggi su End of a Century  e arriva una prima occasione per parlare anche del video:

Il video di “Prio” è un gioco di specchi, tra colori e danza. Come nasce l’idea del video? Da cosa è ispirato?

Con la videomaker Chiara Missaggia abbiamo cercato di restituire quel momento di scoperta che alcune relazioni, nel senso più ampio, suscitano. Spesso ci fanno guardare allo specchio, e ci fanno scoprire parti di noi che stavano solo aspettando di danzare. Joana Lopes ha saputo interpretare perfettamente il prio, quella parte di noi che vince la gravità e ci fa saltare. Naturalmente bisogna prendersi il rischio di cambiare perché, come vuole suggerire il finale, sono esperienze che lasciano il segno.

 

Prio si fa danza

Oggi esce in anteprima su Rockon.it il video di “Prio”, perché gli slanci si possono mostrare oltre che cantare.

Ci sono sensazioni che rimangono sommerse, a volte per molto tempo, e poi ci sono incontri che le fanno riemergere, senza nessun preavviso. “Prio” (allegria, in siciliano) rappresenta la sensazione di volare che avevo da bambina quando saltavo sui materassi. Slanci e salti sempre più alti, fino a toccare il cielo. Un po’ come quando ci si innamora.  

Non potevo trovare forma migliore della danza di Joana Lopes per interpretarli mentre lo sguardo di Chiara Missaggia è riuscito a restituire il momento in cui decidiamo di fare quel salto, più o meno consapevolmente.

CREDITS

Video: Chiara Missaggia

Danza: Joana Lopes

Voce, tastiere, synth, charango: Irene Brigitte

Batteria: Anselmo Luisi

Chitarre elettriche: Alessandro Giorgiutti

Registrazione e produzione: Alessandro Giorgiutti

 BIO

Chiara Missaggia (videomaker) 

Chiara Missaggia (Vicenza, 1994), diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, attualmente vive e lavora a Lisbona. 

Dal 2014 si dedica alla produzione audiovisiva concentrandosi nell’area musicale e documentaristica, contando collaborazioni nazionali e internazionali, tra cui 72. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Tactus, Museo Ebraico di Venezia, Musei Civici Veneziani, Habitar o Futuro, Bathstage Music.  

Nel 2020 il suo documentario “Primeiro Cais” entra nella selezione ufficiale del Leiria Film Festival e il documentario musicale “OFF – Zé Manel Exposto” viene lanciato su GQ Portugal. 

Joana Lopes (danza)

Ballerina, coreografa e insegnante di danza, Joana Lopes ha iniziato la sua formazione artistica nell’Accademia di musica Vilar de Paraíso, nel 2011 si è diplomata in danza presso ESD a seguito di un Erasmus presso Fontys Dansacademie (Olanda). Nel 2015 ha realizzato FAICC presso la Companhia Instavél, attualmente frequenta un Master di Didattica della Danza presso ESD. 

Come interprete ha lavorato con Paulo Ribeiro, Luiz Antunes, Ana Renata Polónia, Clara Andermatt e Ruben Marks. È co-autrice e interprete di diversi spettacoli con André Araújo, Clara Alvim e Oirana Moraes. Si sottolinea la partecipazione a Chantiers d’Europe, Materiais Diversos, Guidance, Fitei e Lá Fora con lo spettacolo “Fica no Singelo” de Clara Andermatt; in DDD con lo spettacolo “Yeborath” di Ana Renata Polónia e in Prague Quadrennial nel 2019 come interprete e assistente alla coreografia con la performance “one by 1” di Ana Renata Polónia e Nuno Pimenta. 

 

Prio

Cos’è che ci fa innamorare? A volte ci illudiamo di saperlo, ma quell’allegria (in siciliano “prio”) è frutto di un misterioso gioco di specchi. Come in una danza che ancora non conosciamo, impariamo passi nuovi che – nel bene e nel male – lasciano il segno.

Domani venerdì 3 luglio uscirà “Prio” su Bandcamp, dove potrete ascoltarla gratuitamente oppure acquistarla (domani la piattaforma non prende commissioni al fine di sostenere gli artisti in questo strano periodo).  E naturalmente su Spotify.

“Prio” è una canzone che ho registrato proprio prima di partire per il Portogallo, quasi a segnare una linea di confine. Fondamentale è stata la collaborazione in studio con Alessandro Giorgiutti (in arte Abba Zabba), che ha favorito con grande sensibilità il processo di arrangiamento. Ne è risultata una versione dove ho preferito suonare il pianoforte, il charango e il sintetizzatore, lasciando a casa la chitarra (per stavolta).

Preziosissima è stata anche l’interpretazione del batterista Anselmo Luisi , il quale non si è accontentato di dare “solo” un sostegno ritmico ma è entrato nella metrica del testo e nel suo immaginario.

Una canzone appunto che lascia il segno anche nel mio percorso di cantautrice, vi auguro un buon ascolto e spero di leggere i vostri commenti.

.

Why do we fall in love?

Sometimes we have the illusion to get it. Nevertheless that joy (“prio” in Sicilian language) is the result of a mysterious game of mirrors. It’s like learning an unknown dance that teaches us new steps and leaves us a mark that we’ll never forget. 

“Prio” will be realized on Friday 3th 2020 on Bandcamp e Spotify.

CREDITS

Voice, keyboard, synth, charango: Irene Brigitte
Drums: Anselmo Luisi
Electric guitars: Alessandro Giorgiutti
Recording and production: Alessandro Giorgiutti

Com’è profondo il mare

Un testo che esige tanto ma che, a nostro parere, merita tutta l’attenzione necessaria.

L’interpretazione di questo capolavoro di Lucio Dalla è stata commissionata a Canary Pipe da Renato Rinaldi per il suo documentario “Com’è profondo il mare” per Tre soldi Radio Rai3 qualche anno fa, è in questi giorni di confinamento abbiamo ritenuto opportuno far risuonare “il pensiero (che) come l’oceano non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare”.

Buon ascolto!

Intervista con Elisa Russo

Grazie a Elisa Russo, che riesce sempre a tirarmi fuori quello che ancora non avevo formulato chiaramente.

Mi dissocio solo dal cappello dell’articolo (che non è di Elisa, ovviamente): l’unica canzone che mi ha ispirato Giulio, come spiego nell’intervista, è dedicata a tutti i Giulio che in questo momento stanno scomparendo, come Shady Abash, o che sono in pericolo, come Patrick Zaky.

Nell’intervista si parla del processo creativo in generale ma anche degli incontri che lo ispirano, ad esempio quelli con Piero Ramella , Laura Samani e la sua La Santa che DormeVirgilio GiottiToni Bruna, Giovanni Settimo dei Wooden LegsWithGiulio e la Verità per Giulio Regeni, Giuseppe Vergara , MOLD Records , YEAH , Gig ClubPlay it Safe , Conservatorio Di Vicenza  e ESMAE – Escola Superior de Música e Artes do Espetáculo

 

Podcast di Plat it Safe

000045_1

Ph Eva María García Moreno

ITA

Con un’immagine della prova generale dello scorso 17 aprile, ecco il link del podcast per ascoltare il concerto che ho registrato per Play it Safe.
Vi ringrazio infinitamente per i messaggi di vicinanza ricevuti e spero di vedervi presto dal vivo.

ENG

Here a picture of the Play it safe dress rehearsal and the link to hear the podcast of the concert. Thank you very much for your messages, I hope to see you very soon.

Concerto on-air

ITA

Venerdì 17 aprile alle 22.30 italiane (21.30 portoghesi) sono stata invitata a fare un mini concerto di mezz’ora sulla radio online portoghese Gig Club, che sta promuovendo dei momenti di musica fatti per bene sotto il nome di Play it Safe (il programma è davvero interessante!). Collegandosi al sito (magari un pochino prima) potrete ascoltare qualche nuovo brano e il mio goffo inglese. Spero staremo insieme.

ENG

On Friday the 17th at 10,30 pm (Italy)  (9,30 pm  in Portugal) I will perform an half an hour of music the Portuguese broadcast Gig Club, a very interesting project that is proposing house concerts on air by  the name of Play it Safe.  If you will connect to the website (maybe a bit earlier) you could listen to some new songs of mine and to my clumsy English. I wish we will be together.

Voglio trovarti quando guarirò

ITA

Carissimi/e, nel 2011 a Trieste la mia amica Francesca Piccolo ed io componemmo il seguente brano, il cui messaggio – in questi giorni duri – ci sembra più opportuno che mai. Vi auguriamo che queste note e queste parole vi siano di conforto, nell’intento di accorciare le distanze come è successo a noi nella registrazione del brano ora, tra Italia e Portogallo.
A voi: “Voglio trovarti quando guarirò”.
A presto!

ENG

Dear friends, in 2011 in Trieste my friend Francesca Piccolo and I composed the following track whose message seems very appropriate during these peculiar days. We hope that these notes and words will be able to offer you support, and shorten the distance as it happened for us too, by recording this theme between Italy and Portugal.
Here you have : “I wish i would find you when I’ll be cured”.
See ya!